COPIONE
“Ludovico I” di Alberto Ticconi
LUDOVICO. Tra citazioni di Pirandello e Shakespeare (parodiate tipo “Trio Marchesini, Lopez e Solenghi), l’azione va sagacemente a svilupparsi tra i goffi nascondimenti, l’astuto appalesarsi dei personaggi e la pura commedia di costume. E tutto ciò in un vortice impietoso che, pur non avendo né vuoti né soluzioni di continuità, non affatica affatto ma qua e la fa riposare, in oasi di franchezza e improvvisa liberazione, nel sublime. Teatro nel teatro pur senza esserlo, Ludovico, la commedia, attraversa la spontanea poesia dei personaggi, ci conduce alle piccole e grandi tragedie della vita. E Ludovico, il marito cornuto e “inglese”, né diventa il catalizzatore primario e assoluto. Attraverso ciò, ed altro, si rendono possibili interazioni fruttuose, persino insperate. E ciò che doveva essere distrutto e annientato diviene infine una realtà agevolata e amplificata, con lo sconcerto dolorosissimo di Peppino. E più il postino combatte l’odiata tresca tra più essa vive e diviene palpitante trasformandosi in un regalo insperato per i due amanti. Lezione ineludibile per ognuno di noi. Pasqualina ha il suo antagonista vero nella propria responsabilità di madre mentre alla disperazione del moralista e giudicante Peppino si contrappone l’evanescente e forte attorialità della zia Antonia. Così come la scaltrezza di Santina viene cangiata dallo spirito perbenista delle sue sorelle.
DATI SCENEGGIATORE
Sceneggiatore: Alberto Ticconi
Informazioni: Nato in Minturno il 12.08.1953, Pittore. a 16 anni vende le sue prime opere, da allora circa 500. Dal 1970 cantante, musicista (basso elettrico) e compositore. Come regista, attore dal 1978 ad: oltre 90 opere messe in scena. Prima opera drammaturgica 1981, “Lo azzanni qualcuno dalla morale ambigua” ovvero “Aspettando La Cena”. Iscritto SIAE 1993, depositato oltre 60 opere. Attore: è considerato il miglior interprete in assoluto (filologicamente) del Ruzante. Come inventore ha già depositati diversi brevetti.
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