COPIONE
“La staffetta perenne” di Paola Sironi
A causa di un guasto tecnico, al termine dell’orario lavorativo, quattro donne restano imprigionate nell’ufficio di una multinazionale: Emilia è una cinquantenne disincantata, Giada una trentacinquenne in carriera, Cassandra una stagista sfruttata, Xsuè una giovane barista cinese. La convivenza forzata fomenta inevitabili alterchi tra di loro. Diversità di valori, stili di vita e mutamenti generazionali si mettono a confronto, con battute sferzanti che massacrano luoghi comuni e status symbol. Ma ciascuna delle quattro donne dissimula una propria sofferenza intima, che ha il coraggio di confessare solo a se stessa e al pubblico, in desolanti monologhi rivelatori. Emilia, la progressista, è incapace di comprendere la scelta dei suoi figli che hanno cercato lavoro all’estero, rinunciando a lottare per migliorare il proprio Paese. Giada, la perbenista, si rappresenta come modello di perfezione sociale, ma patisce l’abbandono subito dal marito. Cassandra, l’anticonformista, deplora se stessa per non aver saputo accettare la disabilità dell’unico uomo che ha mai amato. Xsuè, la finta sprovveduta, studia matematica all’Università per non deludere le aspettative dei suoi genitori, anche se il suo sogno inconfessabile è diventare una rapper di successo. I conflitti interiori si sovrappongono alle contraddizioni di una società in continua trasformazione, che pare incapace di progetti a lungo termine, finché una canzone scritta Xsuè suggerisce una visione più ottimistica della realtà.
DATI SCENEGGIATORE
Sceneggiatore: Paola Sironi
Informazioni: Paola Sironi all’apparenza è una tranquilla signora che vive con la famiglia in un ridente paesino dell’hinterland. Ingranaggio del terziario avanzato milanese, divide la sua vita diurna tra il lavoro presso una multinazionale e la spesa al supermercato. Ma quando calano le tenebre, con la complicità di un gatto nero accovacciato sulle gambe, si trasforma in una scrittrice compulsiva. Oppure abbandona il nido domestico per organizzare incontri letterari insieme a un gruppo di amiche scombinate, chiamate “Enterprise very nice”. È così che nel tempo ha pubblicato la tetralogia dei fratelli Malesani (“Bevo Grappa”, “Nevica ancora”, “Il primo a uccidere”, “Gelati dagli sconosciuti”) e altri tre romanzi gialli con protagonista l’ispettore Annalisa Consolati, membro della squadra “Problem solving” della questura di Milano (“Donne che odiano i fiori”, “Sotto scorre il fiume”, “I giorni dell’illusione”). Ha inoltre scritto e diretto la commedia “La staffetta perenne”.
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