Dopo l’esperienza romana, dal 27 giugno al 14 Luglio 2019, i Passaggi Segreti de La Bilancia Produzioni sono a sbarcati su suolo milanese:
a fare da cornice al nuovo spettacolo itinerante, scritto e diretto da Roberto Marafante, è il Palazzo del Senato, Collegio Elvetico fondato nel 1579 dall’arcivescovo Carlo Borromeo.
A guidare le danze sarà il menestrello meneghino Barbapedana che, cantando le sue storie, introduce i protagonisti del passato di Milano e del Palazzo:
invasori e ribelli, potenti e popolani, artisti e mostri, donne ardite e giovani rivoluzionari… tutti coloro che hanno contribuito a fare l’Italia!
Come riportato da Spettacoli News :
«Entrate» è l’invito che è peccato rifiutare. Viene dal Barbapedana, che, affacciato a una finestra del Palazzo del Senato a Milano, invita a prender parte a Milano svelata – Passaggi segreti, l’originale spettacolo itinerante studiato da La Bilancia Produzione. Lui, come ce lo descrivono le cronache popolari milanesi, porta una chitarra e un cappello con coda di scoiattolo, che suscita le rimostranze di un bambino tra il pubblico. Ed è proprio il Barbapedana che porta gli spettatori all’interno del Palazzo del Senato alla scoperta di fatti storici, spesso dimenticati o ignorati. Così, chi ricorda la storia della Bestia, che atterrì i milanesi a fine ‘700? Lo chiamarono porcocane, ma forse era una iena fuggita al proprietario, che mietè molte vittime. La Ninetta del Verzee, la prostituta del ‘700 l’ha resa famosa Carlo Porta, ma molti forse avevano dimenticato che Ugo Foscolo soggiornò a più riprese a Milano. Emanuele Turetta ce lo fa rivivere negli anni di Napoleone. E tanti altri sono i personaggi che hanno fatto la storia di Milano, tra bandiere austriache e francesi sventolate, fino al tricolore fieramente issato.
A chi scrive queste righe ha naturalmente fatto particolare impressione il barbaro assassinio del Prina. Giuseppe Prina, ministro delle finanze di Napoleone, era particolarmente odiato dai milanesi per le tante tasse imposte, ma che risanarono velocemente le disastrate finanze del Regno d’Italia. Lo accusarono di essere corrotto, ma in casa non trovarono niente di valore. Lo sentiamo chiamare a gran voce dai milanesi. Assassinato appare in sogno con le vesti insanguinate a Tommaso Grossi, che infatti lo rese protagonista del poi molto lodato poemetto “Sogn” (“Sogno”, noto anche come Prineide).
E poi, naturalmente, Metternich, Radetzky e le Cinque giornate di Milano con le barricate, che segnano la fine dello spettacolo. Che gioca con luci colorate per creare effetti fantastici, ma insieme mostra riproduzioni di ritratti pittorici, per ricordare che stiamo parlando di personaggi realmente vissuti. A incarnarli è un cast di attori da applauso, che sanno dare quelle sfumature, che possiamo reputare logiche, in tema con quanto raccontato. Quando protagonisti sono alcuni personaggi resi famosi da autori milanesi prevale il dialetto meneghino, seppure non eccessivamente marcato. Ma a entusiasmare è tutta l’atmosfera, la vicinanza tra attori e pubblico, invitato a seguire gli attori e circondarli, e dunque spiare per un momento i personaggi sentendosi loro contemporaneo. E’ come un camminare nella storia di Milano, a tu per tu con personaggi per un momento un po’ meno lontani”.
con Ussi Alzati, Ottavio Bordone, Veronica Franzosi, Caterina Luciani, Nazzareno Patruno, Tony Rucco, Emanuele Turetta, Fabio Zulli
🎭Scene Rossella Inzillo
👗 Costumi: Giusy Nicoletti
💡 disegno luci: Stefano Valentini
🎧 progetto sonoro: Lorenzo Pacifici
✂sarta di scena: Jessica Maddalena
🎼materiale fonico: Mantovani
🎩sartoria: C.I.M.E.C.
⚔attrezzeria: E.Rancati
📖ricerca storico-letteraria Flora Santorelli
📷 Ringraziamo per le foto Sergio Banfi